Ultima settimana estiva in sella con Jonas. Il gruppo era composto da sette turisti, provenienti da diverse parti d’Italia. Gruppo ridotto rispetto alle altre settimane, ma non per questo meno affiatato. Come da programma, nel tardo pomeriggio, lo staff di Go!BikeTour, gli avrebbe dato il benvenuto illustrando il programma della settimana, prima di cenare tutti insieme nell’ottimo ristorante dell’Hotel Argentina, per conoscersi un pò meglio. Dopo cena, piccola passeggiata nel centro pedonale di Grado.
GIORNO 1 – RISERVE NATURALI
Ritrovo alle 9.00 per la partenza ufficiale del tour e per preparare adeguatamente le bici. Riempite le borse laterali e, fatta la foto di rito, partenza, direzione Centro Visite Isola della Cona, per la giornata a carattere naturale, tra le Riserve Naturali della zona.
La prima vera sosta è alla Riserva Naturale della Valle Cavanata, dove la guida naturalistica del posto ha introdotto in modo davvero esaustivo ai turisti storia e funzionamento della ex valle ittica, anche grazie ad un interessante video all’interno del centro visite, recentemente rimodernato.
La ciclabile del Caneo, rialzata sul mare, offre sempre una piacevole vista sul Golfo e la leggera brezza, che porta un pò di sollievo, rende la pedalata del gruppo davvero rilassante.
Arriva l’ora di sedersi a tavola, quindi pausa pranzo, ormai più che testata, alla Marina Hannibal di Monfalcone, per gustare un buon pasto di pesce. Questo dà modo, poi, di fermarsi in riva al mare e fare un bel bagno nella limpida acqua del lido per rinfrescarsi un pò. Quindi si parte per visitare la Riserva Naturale Foci dell’Isonzo, tra osservatori e fauna e la spiegazione della guida naturalistica Letizia.
Arriva il momento di rientrare a Grado. Soddisfatti (e un pò stanchi) dei 70 km percorsi.
GIORNO 2 – COLLIO
Il secondo giorno di tour è quello dedicato ai prodotti enogastronimici. La direzione, quindi, non può che essere quella del Collio, ma prima, piccola e necessaria sosta lungo la strada per un’introduzione storica al nostro territorio, con visita al Sacrario Militare di Redipuglia e i suoi musei.
In sella si passa tra i borghi e le mura di Gradisca per arrivare al pranzo composto da prodotti di eccellente qualità in cantina Roncus a Capriva, accolti molto calorosamente dalla padrona di casa.
Tra le tappe più ambite dai ciclisti in vacanza c’è, poi, quella di passare il confine, quindi si allunga il percorso, dando modo a chi ha gamba, di salire a Villa Vipolze, antica casa da caccia veneziana, da dove si può godere di uno splendido panorama sulle colline tutt’intorno.
GIORNO 3 – GIORNATA LIBERA
In mezzo alla settimana è stata prevista una giornata libera per consentire ai turisti di riposarsi andando in spiaggia o per visitare altri posti non in programma. Per questa settimana il gruppo si è diviso, raggiungendo svariate mete. Chi voleva pedalare e quindi si è diretto a Palmanova e chi ha preferito visitare a piedi, in modo più approfondito, Grado, chi ha voluto scoprire il territorio carsico sul Monte S.Michele e, di conseguenza, la vicina città Gorizia ed il suo castello e chi, infine, semplicemente ha voluto rilassarsi un pò in spiaggia.
GIORNO 4 – AQUILEIA
Giro di boa della settimana. Arriva il momento della giornata maggiormente apprezzata della vacanza. Il programma prevede di raggiungere la vicina città di Aquileia, tramite ciclabile.
Arrivati in zona Basilica, dopo la pausa caffè, la guida Anna, avrebbe fatto scoprire ai turisti l’affascinante storia dell’importantissima città d’epoca romana, dalla sua nascita alla sua distruzione da parte di Attila, attraverso un itinerario in bici toccando tutti i siti archeologici più rilevanti: partendo dalla Basilica, al Foro Romano ed il porto fluviale, passando per il museo paleocristiano.
Dopo la pausa pranzo si indossa il costume per salire sul trimarano e navigare nella laguna, per arrivare su un’isoletta (Banco d’Orio), scendere, attraversare la calda e dorata sabbia e fare un bel bagno direttamente nel mare.
GIORNO 5 – TRIESTE
Ultimo giorno nel capoluogo della regione, Trieste. Città di confine, la più internazionale della regione grazie al suo lungo passato glorioso come “piccola Vienna” sotto la dominazione asburgica. Per raggiungerla, si sfrutta il servizio APT “Delfino Verde”; motonave con la possibilità di caricare le bici, ottimo per i ciclisti. Una volta sbarcati, il piccolo giretto della città, non rende giustizia alle bellezze che nasconde, ma per questioni di orari legati alla motonave è necessario sacrificare una visita più approfondita per partire lungo la pista ciclopedonale “G.Cottur” raggiungendo la Val Rosandra, pranzo al sacco e si passa nuovamente il confine sloveno.
Qualcuno arriva in cima, alla conclusione della pista ciclopedonale e, quindi, la foto è d’obbligo. Poi tutto in discesa per risalire sulla motonave e ritornare comodamente a Grado per l’ultima cena con gli accompagnatori.
Un’altra settimana giunge al termine con circa 170km percorsi.
Perché ciò che poi rimane di un viaggio, sono le emozioni che si provano..